Scienze della comunicazione 20 anni dopo
Giornata di studio sulle professioni e le carriere dei primi laureati in Italia
Non più Scienze della Comunicazione ma Scienze della Comune Emozione. Suggestione per dare il senso dell’esperienza ventennale del corso.
Il futuro ha già 20 anni: questo il tempo trascorso dalle sessioni di laurea del 1996/1997 che hanno proclamato i pionieri del settore. Non una reunion, né una semplice festa da Liceo, ma un’occasione per condividere le esperienze dei primi professionisti della comunicazione in Italia e per migliorare il processo formativo dei futuri laureandi.
Comunicazione che è empatia, passione, creatività, storytelling, innovazione, ma soprattutto legame emotivo.
Marta Migliore, tra i primi laureati in Italia in Scienze della Comunicazione, ha parlato della sua esperienza manageriale all’interno di grandi realtà italiane, in cui ha dovuto affrontare fin dai primi anni la sfida della trasformazione digitale, indispensabile anche in business storici e apparentemente solidi.
La sua inclinazione ad occuparsi di attuazione, l’ha spinta a lavorare soprattutto sui GAP organizzativi e culturali.
Come quelli che esistono tra il Top management e il resto dell’organizzazione; o gli SPAZI VUOTI tra il Marketing e il Commerciale: il primo che crede di avere un prodotto “autoinstallante” e il secondo, la forza vendita, che pensa invece di essere l’unico depositario in azienda dei bisogni del cliente.
Più che da Ruoli o Funzioni, l’attuazione passa dalla cultura aziendale, che risolve i problemi di disallineamento mettendo al centro di tutto il Cliente: il cliente interno (rete di vendita), il cliente finale (azienda); il cliente del nostro cliente (consumatore).
E’ questa la più importante ed efficace INNOVAZIONE che dovrebbero fare le aziende italiane.
MIND THE GAP!