EXPERIENCE MAKER: il CONSUMATORE E IL paradosso della scelta
In the paradox of choice lo psicologo Barry Schwartz ci parla del dogma ufficiale delle società industriali occidentali che potremmo sintetizzare in questo impegno “per massimizzare il benessere dei nostri cittadini bisogna massimizzare la libertà individuale.”
Il giudizio di Schwartz però è che la scelta non ci abbia resi più liberi ma più paralizzati; non più felici ma più insoddisfatti.
Vediamo perché.
L’abbondanza di proposte ci porta al cosiddetto paradosso della scelta, caratterizzato da 3 elementi negativi:
- la paralisi. Quando ci vengono proposte troppe opzioni finiamo per non riuscire a sceglierne nemmeno una.
- la spirale delle aspettative. Più scelte ci sono, più è alto il rischio di dispiacersi per qualunque dettaglio che sia insoddisfacente
- il costo-opportunita’. Più sono le opzioni che abbiamo da considerare, più le caratteristiche attraenti ci si ritorceranno contro come costo-opportunità da valutare
Quale è il numero massimo di opzioni che siamo in grado di gestire? C’è chi teorizza 6, chi 3… Why more in less è un testo di riferimento per chi si occupa di psicologia comportamentale.
Il proliferare di opzioni non ci rende più liberi di scegliere né più soddisfatti.
Eppure, in quasi tutti i processi di acquisto ormai il CONSUMATORE disintermedia e si informa o acquista direttamente in Rete, gestendo una quantità molto elevata di opzioni. Aiutato dalla digitalizzazione “fa da sé”, crea in autonomia il proprio «paniere» di informazioni e di scelta.
Ma non senza sforzo e con esiti non sempre soddisfacenti.